Il blog sta riprendendo vita, ma ad un altro indirizzo. Chi volesse seguire i miei appunti su WordPress e sulle tecnologie di webdesign e development, mi trova qui: http://carlodaniele.it/
WordPress & Facebook
Sto lavorando ad un articolo in cui descrivo come integrare al 100% Facebook e WordPress. Nell’articolo proporrò quelli che a mio parere sono i migliori plugin del momento, in base alle finalità che si propone l’amministratore del sito. Tra i vari plugin, ne ho trovato uno ottimo, che però non proporrò nell’articolo che sto scrivendo, dato che la mia scelta è caduta su altri altrettanto interessanti. E tuttavia, dato che si tratta comunque di un buon plugin, volevo presentarlo ai lettori del blog. Se siete, poi, interessati, vi segnalerò l’uscita dell’articolo dove sarà analizzato un maggior numero di plugin.
Continua a leggere
Collegare tablet e smartphone al server locale
Sviluppare un sito web, oggi, significa progettarlo prima di tutto per le periferiche mobili (se avete dei dubbi, questo libro li cancella tutti). In fase di sviluppo, quindi, è indispensabile testare i propri progetti sul maggior numero possibile di periferiche. Ovviamente, non è necessario caricare i file direttamente sul server remoto. Si può tranquillamente sviluppare in locale. Continua a leggere
Installare WordPress 3.8 in una subdirectory
Ripropongo l’articolo di un anno fa in quanto, con la versione 3.8 di WP, è cambiata un’istruzione nel file index.php. Riporto il testo esatto, aggiungendo e modificando solo dove necessario.
Continua a leggere
Localizzare un tema per WordPress con PoEdit
Quando si sviluppa un tema o un plugin per WordPress, soprattutto se si pensa di distribuire il progetto, è indispensabile pensare alla localizzazione.
Il primo passo è quello di procurarsi il software necessario. Poedit è un catalogo gettext open source che permette di creare i file .pot, .po e .mo necessari.
Continua a leggere
Le novità sulle Google Maps API dalla Google I/O conf 2013
Installare WordPress in una subdirectory
Afterwords: questo articolo è stato aggiornato a seguito del rilascio di WP3.8. Consiglio di saltare al nuovo post sull’argomento.
Istallare WordPress è questione di 1 minuto (anche se si parla di 5 minute install). Spesso ci si limita a caricare il pacchetto di file all’interno della directory root, salvo poi doversene pentire quando nello stesso spazio web si va a caricare altro materiale. L’ordine diventa precario quando, poi, si caricano i file di altri siti, o si utilizza lo spazio come archivio.
Continua a leggere
Ancora sulla sicurezza di WordPress
Dopo aver segnalato il mio articolo pubblicato su ioProgrammo di questo mese (WordPress a prova di hacker!), mi accorgo che è appena stato pubblicato su netmagazine un articolo sullo stesso argomento. Con mio piacere trovo alcune soluzioni che non compaiono nella mia guida, e quindi una lettura non esclude l’altra, anzi, le due pubblicazioni si completano a vicenda: leggetele insieme, applicate tutte le tecniche proposte, installate i plugin suggeriti e nessuno potrà violare le vostre istallazioni!
WordPress a prova di hacker!
Su ioProgrammo di questo mese dedico la mia attenzione alle tecniche più diffuse per mettere in sicurezza un sito web creato con WordPress. L’articolo vuole essere una guida generale per consentire a neofiti e professionisti di proteggere al meglio le proprie istallazioni di WP.
Il lavoro dello sviluppatore, infatti, non si conclude con l’upload dei file e con la creazione delle tabelle del DB, ma prevede l’adozione di misure idonee ad evitare intromissioni, attacchi hacker, spamming e furti di banda. Un sito aperto al traffico della rete non può mai essere messo al riparo da ogni rischio, e tuttavia, le soluzioni tecniche e i plugin che presento in questo numero della rivista, possono rendere davvero arduo il lavoro degli hacker.
Bloccare gli accessi indesiderati con .htaccess
Quello della sicurezza è un problema fondamentale da affrontare quando si mette in opera un sito web.
Quando, poi, si lavora con un CMS open source, come Joomla! o WordPress, la questione diventa più impellente, dato che i bug vengono periodicamente resi pubblici.
Oltre ai tentativi di intrusione diretta da parte di hacker senza altri modi di impegnare il tempo, spesso bisogna affrontare il problema di robot e spider.
Prelievo di dati (come indirizzi email) non autorizzato, commenti spam, iscrizione di nuovi utenti inesistenti, possono dare più noie di quanto si possa immaginare, indipendentemente dalle finalità che si propongono.
Una delle soluzioni che si prospettano è quella di utilizzare il file .htaccess di Apache per inibire gli accessi non desiderati in base ad una serie di parametri, quali il nome del dominio di provenienza della richiesta, o l’indirizzo IP.
Continua a leggere